17 maggio 2021
Con l’ordinanza n. 12964 del 13 maggio 2021 la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso proposto dal ricorrente, cassando la sentenza n. 94/2019 emessa dalla CdA di Milano e rinviando la causa alla stessa CdA per la decisione.
Entrambe le precedenti pronunce hanno rigettato le domande proposte dall’odierno ricorrente, il Tribunale di Milano ritenendo che gli interessi di mora sono sottratti alla disciplina anti-usura mentre la CdA di Milano ritenendo che non vi era interesse d’agire in capo all’odierna ricorrente, in quanto non vi era prova che gli interessi di mora erano stati corrisposti.
La stessa CdA ha poi ritenuto nuova e pertanto inammissibile, in quanto tardiva, la domanda di nullità degli interessi per violazione dell’art. 117 TUB.
La S.C. ha chiarito due punti molto importanti innanzitutto sul primo motivo del ricorso ha ritenuto che la disciplina antiusura si applica anche a agli interessi moratori ed è rilevabile al momento della pattuizione (Corte di Cassazione a SS.UU. sentenza . n. 19597/2020).
Successivamente, sul secondo motivo del ricorso, ha rilevato che la nuova domanda proposta alla CdA deve ritenersi ammissibile in quanto trattasi di nullità rilevabile d’ufficio anche per la prima volta in appello (Corte di Cassazione a SS.UU. sentenza n. 7294/2017).
Di seguito il link all'ordinanza: